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Utensile Multifunzione, il Genio dell’impossibile

FEIN FMM 350Q MultiMaster Top Utensile Multifunzione

Utensile Multifunzione l’attrezzo che risolve le situazioni impossibili

Questo versatile utensile è stato inventato in Germania da FEIN circa 40 anni fa ed il suo uso originario era in ortopedia per tagliare le ingessature. L’utensile multifunzione è composto da un corpo motore cilindrico e da un albero porta utensili perpendicolare al corpo. Il motore produce una oscillazione ad alta frequenza fino a 20.000 oscillazioni/min. e di breve ampiezza (circa 3°) che consente all’utensile multifunzione di lavorare efficacemente anche in spazi ristretti per i suo innumerevoli usi.

A cosa serve un utensile multifunzione

Bisogna precisare che è utilissimo per impiantisti, installatori, posatori ed in genere in tutti i lavori di ristrutturazione date le sue capacità di lavorare in posizioni scomode, punti difficilmente raggiungibili grazie alla possibilità di orientare le lame a diverse angolazioni, a filo pavimento o muro. Nello specifico l’utensile multifunzione esegue taglio di tubi in PVC e rame, tagli su legno e cartongesso, taglio di piastrelle, levigatura su legno e altri materiali, raschiatura e rimozione di colle, malte e intonaci, rimozione di piastrelle e rivestimenti in genere.

Quale utensile multifunzione scegliere?

Esistono due tipi di utensile multifunzione: con alimentazione a 220V e con alimentazione a batteria. Il primo è più indicato per l’uso in interni e per lavorazioni lunghe come la levigatura mentre il secondo è adatto all’uso in esterni o per tutte quelle situazioni in cui non sia disponibile nelle vicinanze una presa elettrica. L’utensile multifunzione a batteria ha prestazioni del tutto assimilabili a quelle delle versioni a 220V a patto di non eseguire lavori gravosi continuativi e di disporre di una batteria di scorta. Un utensile multifunzione a 220V ha il vantaggio di pesare meno del suo corrispondente a batteria.

Gli accessori per l’utensile multifunzione

La grande versatilità di questo attrezzo è data dal numero degli accessori disponibili per le diverse lavorazioni. Cambiare accessorio è molto facile, praticamente tutti i modelli hanno una leva a sgancio rapido superiore, si rilascia la leva, si inserisce l’accessorio nella posizione desiderata e si serra nuovamente la leva. Alcuni modelli più economici o più datati non hanno la leva a sgancio rapido ma un bullone con chiave esagonale da togliere e rimettere tutte le volte che si cambia un accessorio, cosa che rende l’operazione meno agevole, va detto comunque che questo sistema sta progressivamente sparendo.

Questa una panoramica degli accessori disponibili:

  • Lame da taglio per legno, metallo e materiali vasi di diverso tipo di dentature e dimensioni
  • Lame diamantate per ceramica e rivestimenti
  • Spatole e raschietti per la rimozione di colle, malte o intonaci
  • Platorelli di diverse forme per levigare da abbinare ad un adattatore di aspirazione
  • Raspe per sgrossatura di stucchi e intonaci

Uso dell’utensile multifunzione, precauzioni e sicurezza

Per evitare che l’accessorio in uso possa surriscaldarsi o bloccarsi è consigliabile muovere leggermente l’utensile lateralmente ed in avanti/indietro sulla supeficie, tenere sempre l’attrezzo saldamente con due mani e ricordarsi che nonostante il movimento sia molto limitato occorre sempre prestare la massima attenzione quando si utilizzano accessori da taglio mentre utilizzando accessori da levigatura è opportuno collegare l’utensile multifunzione ad un aspiratore mediante il kit di cui tutti i modelli sono provvisti. L’utensile multifunzione tende a riscaldarsi, è bene quindi fare attenzione a non ostruire le feritoie di ventilazione durante l’uso. Avviare l’utensile non a contatto del pezzo da lavorare ed attendere che si sia fermato del tutto prima di appoggiarlo. Ricordarsi che è la lama che fa il taglio, scegliere di preferenza accessori  di buona qualità che forniranno prestazioni ottimali anche su utensili medi.

Alcuni modelli di utensile multifunzione

FEIN FMM 350Q MultiMaster Top Utensile Multifunzione per ristrutturazione e rinnovo

FEIN FMM 350Q MultiMaster Top Utensile Multifunzione per ristrutturazione e rinnovo

Il Fein FMM 350Q Multimaster Top è il sistema potente e universale con un vasto assortimento di accessori per numerosissime operazioni di trasformazione e rinnovo. Il FeinFMM 350Q Multimaster Top ha il motore autoportante con isolamento totale tra carcassa e motore per un'eccellente riduzione delle vibrazioni e del rumore. Motore ad alte prestazioni FEIN da 350 Watt, molto potente, per velocità di lavorazione massime e massimo avanzamento del lavoro.

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Bosch Utensile Multifunzione PMF 190 E

Bosch Utensile Multifunzione PMF 190 E

Segare, tagliare, fresare, levigare, un solo utensile, innumerevoli possibilità di impiego cambiando semplicemente l’accessorio. Il Bosch utensile multifunzione PMF 190 E è il tuttofare in grado di fare tagli dal pieno per la posa di una nuova scatoletta elettrica, tagliare a filo una porta per la posa di nuovo pavimento, oppure il parquet vicino al muro, rimuove il vecchio silicone, tagliare un chiodo sporgente, levigare una sedia da giardino e tanto altro ancora.

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Utensile Multifunzione Einhell RT-MG 200 E

Einhell RT-MG 200 E Utensile Multifunzione

L'Einhell RT-MG 200 E utensile multifunzione  è un apparecchio di qualità elevata, compatto ed ergonomico che offre agli hobbisti più esigenti notevole aiuto per ristrutturazioni e ripristini nelle diverse lavorazioni. Tagliare, levigare, raschiare e molto altro è reso possibile dall'utensile tuttofare in modo facile e veloce. Il controllo elettronico della velocità garantisce un avviamento progressivo e permette di adattare la potenza al materiale da lavorare.

 

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Utensili Parkside, storia di un successo

Utensili Parkside

Come altre catene della grande distribuzione, anche la tedesca LIDL commercializza dei prodotti di marchi di cui detiene la totale esclusiva di produzione e vendita. Nel settore delle attrezzature per il fai da te il marchio di punta è quello degli utensili Parkside, una linea completa di utensili di cui la particolare politica di marketing messa in atto da LIDL ha decretato un successo senza precedenti, vediamo come e perché.

Il rapporto qualità/prezzo

Gli utensili Parkside sono in genere di qualità media con l’eccezione di alcuni utensili che si possono tranquillamente collocare ad un livello migliore e con altri, meno riusciti che sono a livello di utensili di primo prezzo, va comunque detto che nel corso del tempo molti utensili sono stati rivisti e migliorati elevando la qualità complessiva della gamma mentre i prezzi sono sempre rimasti a livello degli utensili assolutamente entry-level rendendo il loro acquisto estremamente conveniente, in sostanza gli utensili Parkside costano circa il 30% in meno di utensili di pari qualità.

Utensili Parkside

La completezza della gamma disponibile

La gamma degli utensili Parkside è estremamente ricca e, ad esclusione di alcune macchine stazionarie, offre soluzioni per tutte le più comuni esigenze degli appassionati del fai da te, dal piccolo avvitatore al martello demolitore, dal seghetto alternativo da modellismo alla sega circolare da banco di elevata potenza passando per tutti i gradi intermedi, la scelta degli utensili Parkside è davvero vasta ed in grado di accontentare tutti sia come caratteristiche che come prezzi.

Assistenza e Garanzia imbattibili

LIDL offre sulla maggior parte degli utensili Parkside una Garanzia di ben tre anni oltre alla possibilità di rendere il prodotto in filiale entro trenta giorni dall’acquisto ed essere rimborsati in contanti. L’Assistenza tramite Numero Verde è molto efficace ed opera in tempi brevissimi per la riparazione o la sostituzione del prodotto e la fornitura di ricambi, ritiro del prodotto difettoso o consegna di un prodotto sostitutivo sono gratuiti per il cliente. LIDL mette anche a disposizione online tutti i Manuali d’uso per gli utensili venduti a partire dal 2011.

La politica di distribuzione

L’aspetto più singolare è che gli utensili Parkside non sono sempre disponibili nei punti vendita ma lo sono solo in determinati giorni in occasione di offerte il cui contenuto viene pubblicato sul sito di LIDL con circa una settimana di anticipo sulla data dell’offerta, consultando il sito si può sapere quali prodotti verranno proposti. Questa modalità di vendita fa si che gli appassionati accorrano per acquistare gli utensili Parkside esaurendoli in poco tempo e lasciando gli scaffali vuoti al punto tale che molte persone si recano nella filiale prima che vengano aperte le porte per non rimanere a bocca asciutta. In Italia questa è l’unica modalità di acquisto possibile mentre in Germania è disponibile uno shop online destinato unicamente ai clienti tedeschi. Questa particolare politica commerciale consente a LIDL di lavorare praticamente sul venduto esaurendo, spesso nel giro di una sola giornata, tutti i pezzi consegnati dalla loro logistica di cui raramente rimangono esemplari invenduti.

Come sapere quando e quali utensili Parkside saranno disponibili?

Come accennato LIDL pubblica le offerte sul sito e sulla App con circa una settimana di anticipo ma esistono due siti dedicati che pubblicano un archivio di tutte le offerte passate e dal momento che queste si ripetono con cadenza annuale è possibile prevedere i contenuti delle offerte in arrivo con un ottimo grado di approssimazione. I siti in questione sono Fan di LIDL e KD2. In alcuni casi possono esserci delle variazioni nelle offerte con aggiunta o eliminazione dei qualche prodotto ma in genere la composizione delle offerte rispecchia quella degli anni precedenti. Recandosi nel punto vendita può a volte capitare di trovare prodotti non compresi nell’offerta ufficiale.

Il fenomeno Social

La passione per gli utensili Parkside ha generato nel tempo un vasto seguito sui Forum dedicati al fai da te e sui Social Networks come Facebook, sui primi esistono discussioni che vengono costantemente aggiornate in base alle offerte in arrivo e con nutriti scambi di opinioni recensioni dei prodotti, su Facebook è presente un Gruppo apposito con circa 32000 iscritti molto attivi. In questa maniera non è assolutamente necessario per LIDL ricorrere in maniera massiccia alla pubblicità classica visto che sono gli utenti a parlarne in maniera diffusa.

Le speculazioni sui prodotti

Dal momento che gli utensili Parkside sono disponibili solo nei punti vendita date prefissate, capita che non si riesca ad acquistare un determinato prodotto di cui si ha bisogno e questa domanda arriva a generare una offerta di alcuni utensili Parkside a prezzi maggiorati anche di molto su markeplace come Amazon e eBay o vendita di utensili usati sui principali siti di annunci a prezzi pari o maggiori del nuovo. Questa è una delle vie percorribili per chi proprio non possa fare a meno di un certo utensile ma non è sicuro nè conveniente ed oltretutto gli utensili Parkside acquistati fuori dal canale ufficiale non sono garantiti a meno che il venditore non offra scontrino o fattura.

Da dove vengono gli utensili Parkside?

Sono generalmente di produzione asiatica ma progettati da ditte tedesche come Kompernass, Grizzly e Einhell in esclusiva per LIDL, non troverete i prodotti in vendita sui siti dei produttori ad eccezione di alcuni prodotti da Einhell e rimarchiati Parkside. Kompernass che è il produttore di molti degli utensili Parkside offre in vendita online solo ricambi come le batterie.

Avete già adocchiato le prossime offerte?

Se non lo avete fatto consultate il sito di LIDL e i siti suggeriti per essere sicuri di non perdere l’attrezzo che stavate cercando. Una volta che sarete riusciti ad averlo utilizzatelo sempre con le dovute precauzioni di sicurezza. Buon divertimento con gli utensili Parkside.

IMPORTANTE: Non siamo Parkside nè LIDL e non siamo quindi in possesso di informazioni riguardo alle uscite dei prodotti, caratteristiche, etc. L’articolo contiene tutte le fonti necessarie.

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La pialla a filo e spessore e il salto di qualità

Pialla a filo e spessore DeWalt D27300 260 mm - 2100W

La pialla a filo e spessore e il salto di qualità

Se fino ad oggi non vi siete mai avventurati nella lavorazione del legno massello ed avete utilizzato solo multistrato e listellare è perché non possedete una pialla a filo e spessore, una macchina che vi consentirà di fare un deciso salto di qualità nel vostro lavoro impiegando del vero legno invece dei semilavorati.

Se siete abituati ad impiegare assi di pallet vi sarete certamente accorti che queste sono sempre di spessore diverso e di conseguenza è difficile assemblare un mobile a meno che non disponiate di una pialla a filo e spessore per portarle tutte alla stessa dimensione ed assemblare piani e superfici.

Come funziona la piallatura a filo e a spessore

Per avere una tavola correttamente piallata la si segue il metodo di piallare a filo prima una faccia e poi una costa e successivamente piallare le rimanenti due a spessore, in questo modo si otterrà una tavola squadrata su tutti e quattro i lati e sarà possibile ripetere la procedura per ottenere tavole tutte uguali da utilizzare per i vostri manufatti. La piallatura corregge eventuali svergolamenti o imbarcature delle tavole portandole alla planarità.

Piallatura a filo

Nella piallatura a filo il pezzo viene fatto scorrere sui piani superiori della pialla, divisi in piano di entrata e piano di uscita e in mezzo ai quali è situato il tamburo porta coltelli, il piano di entrata è regolabile in altezza e deve essere leggermente più basso del piano di uscita, la differenza di altezza tra i due piani determina lo spessore del materiale asportato per ogni passata, con le pialle a filo e spessore hobbistiche è buona regola non eccedere la misura di 1mm per singola passata.

Piallatura a spessore

Nella piallatura a spessore il pezzo viene fatto scorrere su un piano regolabile in altezza da due rulli di trascinamento sotto il tamburo porta coltelli. Il piano per la piallatura a spessore è continuo e non diviso come i piani per la piallatura a filo, l’altezza del piano deve essere impostata su una misura leggermente minore dello spessore del pezzo da piallare ed anche in questo caso è meglio non eccedere per non sforzare inutilmente la macchina.

Per passare dalla piallatura a filo a quella a spessore è indispensabile cambiare la posizione del dispositivo di aspirazione dei trucioli dalla parte inferiore a quella superiore della macchina, le pialle da banco non possono lavorare senza di esso sia perché si intaserebbero subito, sia perché molte macchine non possono avviarsi per motivi di sicurezza se il dispositivo non è posizionato correttamente.

Pialla a filo e spessore Powerplus POWX204 204mm 1500W
Aspirazione per piallatura a filo

Pialla a filo e spessore Powerplus POWX204 204mm 1500W
Aspirazione per piallatura a spessore

Visto che passare da una modalità all’altra richiede alcune operazioni, è consigliabile piallare prima tutti i pezzi a filo, cambiare modalità e poi piallare a spessore. In questo modo eviterete di dover continuamente spostare il dispositivo di aspirazione da una modalità all’altra.

Sicurezza

La pialla è una macchina potenzialmente pericolosa e va pertanto utilizzata con la massima cautela e seguendo scrupolosamente le norme di sicurezza. E’ altamente consigliato leggere con attenzione il manuale d’uso nella parte relativa alle avvertenze di impiego, scollegare sempre il cavo elettrico una volta concluso il lavoro ed effettuare tutte le operazioni dei regolazione o di passaggio dalla modalità a filo a quella a spessore sempre con la spina scollegata. Utilizzare sempre gli spingipezzo e le protezioni e non indossare guanti o indumenti con maniche larghe, non mandare sotto sforzo la macchine eseguendo sempre diverse passate di piallatura asportando poco materiale per volta.

Quale pialla a filo e spessore scegliere?

Per un utilizzo hobbistico è consigliata una pialla con una larghezza di piallatura di almeno 204mm ed un motore da 1500W con i piani in alluminio pesante o ghisa rettificata, pialle con queste caratteristiche vengono a costare tra i 300 ed i 400 Euro, per quelle di livello superiore si può spendere anche il doppio. E’ anche possibile trovare ottime occasioni sul mercato dell’usato dove vengono spesso messe in vendita pialle di marca Elu, DeWalt o Metabo che sono semi-professionali a prezzi abbordabili.

Di seguito una selezione di pialle a filo e spessore da banco consigliate per uso hobbistico.

Pialla filo spessore Powerplus POWX204 204mm 1500W

  Pialla filo spessore Powerplus POWX204 La pialla filo spessore Powerplus POWX204 è una pialla da banco per hobbisti in grado di lavorare pezzi di larghezza massima di 204 mm in modalità di piallatura a filo e pezzi di una altezza massima di 120 mm in piallatura a spessore. La pialla filo spessore Powerplus POWX204 […]

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Pialla Filo Spessore Einhell TH-SP 204

Pialla Filo Spessore Einhell TH-SP 204

Un'altra macchina per la lavorazione del legno dalla Einhell, la Pialla Filo Spessore Einhell TH-SP 204 rientra tra le economiche ma distingue per accuratezza costruttiva e precisione di lavorazione ed è adatta a soddisfare le esigenze di chi ha la passione della falegnameria amatoriale senza pretese professionali.

  • Potenza: 1.280 W; Nr. giri: 9.200 / min
  • Larghezza max oggetti.: 204 mm; Altezza passaggio max: 120 mm
  • Avanzamento: 8 m/min;
  • Asportazione max a filo: 3 mm;
  • Asportazione max a spessore: 3 mm;
  • Inclinazione guida parallela max: 45°;
  • Aspirazione: diametro 100 mm

La Pialla filo/spessore Einhell TH-SP da banco è una eccellente macchina entry-level per hobbysti, si distingue per la sua precisione e facilità d'uso e può vantare un eccellente rapporto qualità/prezzo. Garanzia 2 anni e assistenza e ricambi da Einhell Italia

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Utensili economici vs utensili professionali, quali scegliere?

elettroutensili professionali o utensili economici

Frequentando vari Forum di appassionati del fai da te, ci si trova spesso a seguire agguerrite dispute circa la scelta degli utensili da utilizzare per questa o quell’altra lavorazione, in genere la cosa comincia con un utente che chiede consiglio sull’acquisto di un seghetto o di un avvitatore di fascia economica e gli altri, post dopo post arrivano a consigliargli utensili professionali che costano almeno dieci volte la cifra che il malcapitato aveva in mente di spendere portandolo in genere a desistere dall’acquisto nella convinzione errata che il fai da te sia un hobby di lusso e dalla necessaria altissima specializzazione.

Perché non tutti hanno bisogno di utensili professionali

La prima considerazione è che gli utensili bisogna saperli usare, non esiste nulla che lavori da solo e un principiante farà disastri anche con i migliori attrezzi esistenti se non è padrone della tecnica e al pessimo risultato si aggiungerà anche una solenne incazzatura per aver speso un mucchio di quattrini per avere in mano un oggetto che non fa assolutamente quello che promette. E’ quindi fondamentale impratichirsi con quello che si trova e magari imparare a supplire con la propria abilità alle eventuali carenze di un utensile economico prima di poter apprezzare a pieno le qualità di quelli più costosi.

Se utilizzo un trapano per fare non più dieci fori l’anno e seguendo le accorte indicazioni di qualcuno ne ho acquistato uno da 400 euro vuol dire che ogni foro mi è costato 40 euro e che per montare una semplice mensoletta ho speso 80 euro e magari l’ho montata anche storta mentre per la stessa cifra avrei potuto chiamare un artigiano che l’avrebbe sicuramente montata dritta, quindi l’acquisto di un trapano professionale in grado, a caro prezzo, di forare il calcestruzzo come fosse polenta non mi ha affatto aiutato a risolvere il mio problema ma ha solo aggravato il mio bilancio, quando avrei potuto ottenere lo stesso risultato con un onesto trapano Parkside comprato al LIDL per meno di 20 euro cogliendo anche l’occasione di fare scorta di ottimi salumi.

Poi quando se si chiedono informazioni su un seghetto alternativo per ritagliare sagome di animali per i bambini, prima  ne hanno consigliato uno tedesco che costa un rene perché è l’unico che taglia dritto e poi sono arrivati fino a una squadratrice da tre tonnellate perché è più precisa.

In sostanza: gli utensili professionali sono più robusti, più precisi e più sicuri, aiutano chi sa utilizzarli al meglio a lavorare con più accuratezza e rapidità, durano a lungo anche se sottoposti ad impieghi gravosi, beneficiano di una ottima assistenza e della disponibilità di parti di ricambio e possono essere rivenduti bene sull’usato, per contro il loro costo è enormemente superiore ad un utensile che può invece essere ben sufficiente alle esigenze di un utilizzatore medio, un seghetto alternativo che funziona parte dai 25 euro mentre uno professionale parte da un minimo di 150 euro ovvero un prezzo sei volte maggiore, quindi se non siete un professionista o un hobbista di grande esperienza, accanito e perfezionista non arriverete mai a coprire il rapporto costi/benefici, se poi vi piace l’oggetto in se è un altro paio di maniche.

Il nemico cinese

L’argomentazione più in voga contro gli utensili economici é “che sono cinesi”, è vero, la maggior parte della produzione industriale in questo settore è localizzata in Cina ma non solo, anche marchi prestigiosi producono i loro utensili in Cina ma questo non inficia la loro qualità visto che i processi industriali sono impostati ed eseguiti con le dovute accortezze e che i controlli di qualità vengono svolti regolarmente. Ci sono poi i “terzisti” che producono utensili di scarsa qualità da marchiare a richiesta del committente e che hanno costi industriali pari a una birra arrivando al pubblico a prezzi estremamente vantaggiosi nonostante una serie di oneri incontrati dagli importatori, questi sono gli utensili “usa e getta” e spesso “getta senza usa” perché rendono l’anima al primo utilizzo. E’ buona regola anche quando si scelgono attrezzi economici di preferire quelli che hanno alle spalle un marchio che sia in grado di fornire garanzia, assistenza e ricambi invece di acquistare oggetti di produttori “di fantasia” che non sono in grado di fornire supporto di nessun tipo.

La “fascia media”

La scelta più conveniente è rivolgersi alla cosiddetta fascia media, le linee economiche di grandi marchi come la linea hobbistica della Bosch, la linea rossa della Einhell o il marchio Maktec della Makita, tutti attrezzi di sicura qualità a prezzi ragionevoli e con efficienti servizi di assistenza, gli utensili di questa fascia sono qualificati “per uso domestico” ed il loro utilizzo in ambito professionale fa decadere la garanzia di due anni visto e considerato che non nascono per questo uso e che la durata della garanzia per i professionisti è in genere di un solo anno. Una menzione particolare meritano gli utensili di marca Parkside in vendita nei magazzini LIDL secondo un calendario di offerte pubblicato sul sito, questo marchio offre un vasto assortimento di elettroutensili di buona qualità a prezzi molto bassi oltre a godere di una eccellente garanzia ed assistenza, col solo problema che non è possibile sapere se non con breve anticipo quali attrezzi verranno mesi in vendita, il servizio offerto da LIDL si spinge fino al rimborso in contanti entro 30 giorni dall’acquisto se l’utensile non è di nostro gradimento.

Quindi, a meno che non abbiate grandi esigenze potete tranquillamente scegliere dei buoni utensili economici senza svenarvi nell’acquisto di modelli professionali perché le qualità superiori di questi non vi servono e non sareste nemmeno in grado di apprezzarle a fondo, cercate però di non lasciarvi tentare da utensili di primo prezzo con i quali non arrivereste molto lontano.

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Il trapano avvitatore a batteria, l’utensile per tutti

trapano avvitatore a batteria bosch

Il cacciavite si anima

In principio erano i cacciavite piatti sbeccati, poi negli anni ’70 la Black & Decker lanciò sul mercato lo Svitavvita, il primo cacciavite elettrico a batteria che entrò in moltissime case affiancando il trapano elettrico che tante famiglie possedevano. Lo Svitavvita era un utensile semplice e pratico con la sola funzione di cacciavite elettrico con cui si riusciva agevolmente ad avvitare e svitare viti grazie alla generosa demoltiplica fornita dalla sua scatola ingranaggi, lo Svitavvita non era in grado di effettuare forature.

Nascono i trapani avvitatori a batteria

Con il miglioramento della tecnologia delle batterie arrivano nei primo anni ’80 i trapani avvitatori a batteria che perdono la forma di cacciavite per assomigliare a normali trapani elettrici, aumentano potenza ed autonomia e con le batterie al Nichel-Cadmio (Ni-Cad) a 12V i trapani avvitatori a batteria entrano nel mondo professionale permettendo agli artigiani di lavorare con efficacia lontani da prese di corrente con utensili maneggevoli e potenti nonostante alcuni difetti legati alle batterie che avevano la tendenza a perdere la carica quando inattive o a manifestare il cosiddetto “effetto memoria” che ne riduceva la capacità se non scaricate integralmente prima di ricaricarle.

Le batterie al Litio (Li-Ion) e i trapani avvitatori moderni

L’introduzione delle batterie agli Ioni di Litio (Li-Ion) ha permesso la produzione di trapani avvitatori a batteria ancora più potenti e performanti, dotati di percussione per le forature su muratura e cemento, avvitatori a impulsi capaci di sparare in un batter d’occhio viti enormi in legni durissimi e farlo per una intera giornata con una sola batteria senza perdere potenza e in questa scia gli utensili a batteria sono spuntati come funghi: smerigliatrici, seghetti alternativi, seghe circolari ed altro, tutto grazie alla potenza e alle caratteristiche delle batterie al Litio, ovvero: autoscarica trascurabile, lunga autonomia e ricarica rapida.

Che tipo di trapano avvitatore scegliere?

I trapani avvitatori a batteria in commercio partono dai 20 Euro per arrivare fino a 500 Euro, certamente non avrete bisogno di uno di questi ultimi a meno che non siate un professionista che lo impiega quotidianamente per lavori gravosi, ma prenderne uno di buona fattura può fare sicuramente comodo per lavorare con efficacia ed evitare di sentirlo esalare l’ultimo respiro a metà della quarta vite delle trenta che dovete ancora fissare. Come prima cosa il voltaggio, un trapano avvitatore decente parte da almeno 12V con una capacità della batteria da 1.4Ah mentre uno con voltaggio da 14.4V e 2Ah di capacità è in grado di effettuare senza fatica tutti i lavori domestici e non, un 18V con batteria al Litio da 2.5Ah ed oltre è adatto a tutti gli impieghi professionali gravosi ma se vi piacciono i grossi calibri farà la vostra felicità anche dentro casa. Scegliete utensili che abbiano almeno due velocità meccaniche, anche se userete sempre la più bassa per avvitare, quella più alta risulta comoda per forare. Sono da preferire gli utensili che hanno la scatola ingranaggi in fusione metallica, dureranno di più e saranno riparabili in caso di usura di meccanismi interni mentre se è lo scafo a cedere dovrete sostituirli. Scegliete poi utensili che hanno batterie rigenerabili, si riconoscono perché i pacchi batterie non sono sigillati, con una spesa modesta potrete avere batterie come nuove.

Frizione e coppia torcente

Tutti i trapani avvitatori hanno una frizione comandata da una ghiera anteriore posta prima del mandrino, la frizione serve a dosare la forza di avvitamento che l’utensile applica alla vite e che dovrà essere alta per materiali duri o con viti di grandi dimensioni e minore per viti piccole e materiali teneri. Gli avvitatori di qualità hanno in genere una frizione regolabile su 10/15 posizioni più la posizione per foratura che esclude la frizione, i trapani avvitatori dotati di percussione hanno anche la posizione che attiva il movimento a percussione. La coppia torcente è un dato piuttosto importante per i trapani avvitatori che esprime la forza meccanica che sono in grado di trasmettere espressa in Newton/metro, maggiore è questo valore e maggiori saranno le  potenzialità operative dell’utensile; un buon trapano avvitatore non dovrebbe avere una coppia inferiore ai 20Nm per poter avvitare e forare su qualsiasi materiale con viti e punte di dimensioni generose.

Gli avvitatori a impulsi

Gli avvitatori a impulsi sono utensili molto potenti destinati esclusivamente all’avvitatura di elevate quantità di viti di grandi dimensioni su materiali duri, un avvitatore a implusi avvita e svita solamente ma non può forare. Gli avvitatori a impulsi sono omologhi ai trapani a percussione con i quali non vanno però confusi, in un avvitatore a impulsi è presente una massa in genere in bronzo coassiale all’asse principale che imprime una forza torcente aggiuntiva diverse migliaia di volte al minuto per vincere l’attrito della vite e farla penetrare velocemente nel materiale. Il loro uso principale è nella carpenteria in legno, nella realizzazione di recinzioni e coperture, nel montaggio di infissi e serramenti e nella meccanica.

Alcuni prodotti consigliati in base alle diverse esigenze

Di seguito alcuni utensili adatti ad impiego domestico, hobbistico avanzato, professionale.

Trapano avvitatore 9.6V per uso domestico

Trapano avvitatore Bosch PSR 960 9.6v Ni-Cad

Trapano avvitatore a mandrino intercambiabile per uso hobbistico avanzato

Trapano avvitatore Einhell a batteria TE-CD 12X-Li 2 velocità e 2 batterie doppio mandrino

Trapano avvitatore per impiego professionale

Trapano Avvitatore Stanley Fatmax FMC600D2-QW 18V Con Valigetta e 2 Batterie

Trapano avvitatore industriale a percussione

Trapano Avvitatore Hitachi DS18DJL Batteria Litio 18 V/1,5 Ah

Avvitatore a impulsi

Avvitatore a Impulsi Stanley Fatmax FMC645D2-QW 18V doppia batteria

 

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La sicurezza nella lavorazione del legno

La sicurezza nella lavorazione prima di tutto

La sicurezza nella lavorazione del legno

Partiamo dal presupposto che nelle varie lavorazioni del legno, manuali o meccaniche che siano, si utilizzano utensili che tagliano e se tagliano bene il legno possono fare altrettanto con parti del nostro corpo, notoriamente molto più tenero di qualsiasi tipo di legno. Nel lavorare il legno sia a livello hobbistico che professionale si può incorrere in incidenti che possono avere esiti gravi o anche gravissimi ed è inutile pensare col senno di poi a quello sciagurato attimo che ha cambiato la nostra vita, quello che si deve fare è prevenire, adottare comportamenti, supporti e protezioni che ci garantiscano uno svolgimento sicuro e sereno della nostra attività. Di  seguito alcuni consigli utili, o meglio un pippone,  per acquisire l’abitudine a lavorare in sicurezza e sviluppare il giusto atteggiamento mentale verso la sicurezza facendone una routine da seguire sempre.

Le precauzioni di sicurezza non sono una scocciatura ma qualcosa di cui non si può fare a meno

Tutto quello che si fa per la sicurezza è scocciante, noioso e fastidioso.. Verissimo, meglio avere il vento tra i capelli che mettersi il casco oppure non essere costretti a fare delle contorsioni perché in auto abbiamo indossato la cintura, o ancora dover digitare sempre il PIN del cellulare, tutte cose che creano fastidio, fanno perdere tempo e di cui vorremmo fare a meno, però quando si verifica un evento dannoso ringraziamo sentitamente di aver preso delle precauzioni che hanno evitato che ci facessimo male. Nella lavorazione del legno il pericolo non è una eventualità remota ma un qualcosa che è sempre presente e che accompagna ogni attimo della nostra attività, vediamo come è possibile minimizzarlo.

Scegliere e conoscere i propri attrezzi

Sembra banale ma il punto di partenza è la scelta degli attrezzi, quelli di buona qualità sono anche i più sicuri perché sono più precisi, sono costruiti con materiali migliori ed hanno alle loro spalle una migliore progettazione e gli elettroutensili sono certificati secondo le norme vigenti. Il secondo punto è la conoscenza degli attrezzi che si utilizzano, meccanici o manuali che siano, una conoscenza approfondita dei propri strumenti ne migliora il controllo e ne rende l’uso più sicuro. Per quanto riguarda gli elettroutensili portatili e stazionari, una buona pratica è quella di esaminarli a fondo prima di avere inserito la spina nella presa e prima ancora di questo l’aver letto con estrema attenzione tutto il loro libretto di istruzioni tenendo l’utensile a portata di mano per verificare la descrizione di tutte le sue parti e provare “a secco” le sue possibili regolazioni e la sua ergonomia cercando di stabilire un feeling con l’attrezzo in maniera di sentirlo vostro sin da subito, sapere come utilizzarlo al meglio ed individuare i pericoli possibili nel suo utilizzo. Anche gli utensili manuali come scalpelli, seghe, sgorbie e anche pialle possono essere estremamente pericolosi a causa della loro elevata capacità di taglio e il loro uso sicuro consiste in un solido fissaggio del pezzo in lavorazione, una salda impugnatura e il fare in modo che nessuna parte del nostro corpo sia mai nel loro raggio di azione.

L’ambiente di lavoro

Un ambiente di lavoro ben predisposto rappresenta un importante fattore di sicurezza, quando lavorate non devono esserci elementi di distrazione come mogli, mariti, cani, gatti o bambini, nulla che possa distogliervi da quello che state facendo. Un piano di appoggio solido con abbastanza spazio intorno per muovervi e per maneggiare i pezzi senza che vadano ad urtare da qualche parte, le macchine utensili come banchi sega, banchi fresa, troncatrici o pialle hanno bisogno del loro spazio di manovra perché l’impuntamento di un pezzo può essere causa di incidenti, è importante una buona illuminazione perché bisogna poter vedere chiaramente cosa si sta facendo ed una buona ventilazione perché anche disponendo di un impianto di aspirazione si finisce sempre per riempirsi di polvere, motivo per cui è sempre meglio indossare una apposita maschera. Un ambiente di lavoro ordinato in cui ogni cosa ha il suo posto dove ritorna dopo essere stata utilizzata è anche più sicuro, meno impicci ci sono in giro e meglio è, poi siccome bisogna sempre usare l’attrezzo adeguato per ogni cosa, l’ordine vi eviterà di usare un attrezzo in maniera impropria perché non avete sotto mano quello giusto.

Staccare la spina.. Sempre…

La spina di un elettroutensile deve essere inserita nella presa solo e soltanto per il tempo in cui lo si usa e staccata immediatamente dopo, come deve essere staccata quando si cambia una lama, una punta o si effettua una regolazione, accendere inavvertitamente un elettroutensile è una cosa facilissima e può avere conseguenze devastanti, per questo non basta una ciabatta con interruttore, la spina dell’elettroutensile deve essere assolutamente scollegata non appena avrete finito di usarlo, questa è l’unica maniera di essere certi che non si metterà in moto perché voi o qualcosa che state maneggiando vada involontariamente a toccare l’interruttore. Vero è che oggi molti attrezzi hanno un doppio interruttore ma molti non lo hanno e nessuno di quelli più datati lo ha, in ogni caso è sempre meglio staccare la spina di tutto, non è necessario evocare scenari alla Stephen King basta prendere questa sana abitudine.

Non avvicinare MAI le mani alle lame..!

Eggià.. Perché le lame tagliano ed hanno la sinistra proprietà di agire come delle calamite, quasi fossero in agguato aspettando che passi qualche dito a portata dei loro denti. Esistono gli spingipezzo da utilizzare con banchi sega, banchi fresa, pialle, seghe a nastro, mentre per le troncatrici esistono i morsetti per bloccare il pezzo, ricordatevi che se siamo nati con ben dieci dita è perché ci servono.. Usando pialle da banco non bisogna mai indossare guanti perché potrebbero essere catturati dai coltelli con conseguenze molto peggiori dello spellarsi un dito, a questo proposito due parole due sull’abbigliamento: niente maniche slacciate e svolazzanti, niente sciarpe o abiti larghi o sbottonati e sopratutto scarpe anti-infortunistiche e non ciabatte come si vede spesso.

spingipezzo per bancho sega, banco fresa, sega a nastro

Essere consapevoli del rischio

Quello che dobbiamo sempre tenere presente è che stiamo facendo qualcosa di pericoloso e comportarci di conseguenza. Molto spesso si vedono persone “esperte” che eseguono lavorazioni senza osservare alcune norme di sicurezza, non va fatto ma in caso si faccia è importante essere consapevoli del rischio che si corre e raddoppiare le attenzioni. Se maneggio un pezzo in una posizione o con una angolazione in cui potrei perderne il controllo lo devo sapere da prima e fare in modo che non succeda. Non è sempre possibile che tutto sia in perfetta sicurezza ma deve essere la nostra esperienza a suggerirci le cautele da adottare quando lavoriamo fuori dai canoni di sicurezza e sono cose che possono essere fatte solo da chi ha una perfetta padronanza degli attrezzi e della tecnica, il vero esperto non quello che si sente al di sopra di tutto ma quello che conosce il rischio, o percepisce ed è sempre e comunque cauto anche quando sembra che se ne freghi.

Non abbiate mai fretta..

La fretta fa i gattini ciechi o altri danni, prendetevi tutto il tempo che vi serve per esaminare con calma la lavorazione che andate ad eseguire, ragionate sui movimenti che farete, fate prove a macchine ferme e spine staccate, regolate con calma e fatevi lo spazio necessario, misurate due volte perché taglierete una volta sola, indossate le protezioni individuali, ci metterete mezzora di preparazione e dieci secondi di taglio ma avrete fatto esattamente quello che volevate ed in piena sicurezza.

Usate sempre le protezioni individuali..

I nemici invisibili del falegname sono le polveri sottili e il rumore, quelli inattesi le schegge vaganti, come sempre è meglio prevenire che curare munendosi di adeguate protezioni individuali, il rumore acuto delle macchine per falegnameria è a lungo andare dannoso per l’udito e le polveri sottili lo sono da subito per l’apparato respiratorio, inoltre lavorare in assenza di rumore favorisce la concentrazione. Per questi motivi è buona cosa proteggersi con una cuffia anti-rumore, una maschera anti-polveri dotata di opportuni filtri e di occhiali di protezione con il pericolo di pezzi frese, punte, lame o schegge di legno che possano improvvisamente trasformarsi in proiettili diretti verso i vostri occhi, non ultime le scarpe anti-infortunistiche visto che spesso si vede gente che lavora in ciabatte incurante del fatto che potrebbero prendersi un bel travetto sulle dita dei piedi..

La vera sicurezza è il nostro modo di pensare..

Concludendo si può affermare che la sicurezza si persegue facendone propri i concetti perché se ci comportiamo in maniera scriteriata ed irresponsabile non ci sono protezioni che tengano mentre se non ci scordiamo mai, nemmeno per un istante che stiamo facendo qualcosa di pericoloso, abbiamo tutte le probabilità di uscirne sempre illesi a meno di eventi catastrofici e totalmente imprevedibili. Se siamo sempre consapevoli dei rischi e abbiamo un approccio prudente alle lavorazioni, scegliamo con cura e conosciamo bene i nostri attrezzi, ragioniamo con sul da farsi e disponiamo di un ambiente di lavoro adatto possiamo essere sicuri che conserveremo a lungo la pessima ma piacevole abitudine di infilarci le dita nel naso…

Per farvi un’idea di cosa significhi lavorare in sicurezza vi consigliamo la visione dei video prodotti dalla SUVA, l’Ente di Prevenzione Infortuni Svizzero, in cui un manichino come quello dei crash test stradali illustra i possibili rischi nella lavorazione del legno e i modi per evitarli. La lavorazione del legno in sicurezza secondo la SUVA

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Che tipo di levigatrice scegliere per i miei lavori?

Levigatrice Rotorbitale Bosch Professional GEX 125-150 AVE

Le levigatrici servono a rifinire il legno livellando completamente le superfici lasciando una superficie perfettamente liscia al tatto. Questo lavoro veniva a suo tempo fatto con le pialle manuali e a mano con la carta vetrata in estenuanti maratone prima di ottenere un risultato decente.. A volte può servire per sverniciare diversi strati di finiture o sgrossare del legno grezzo e per questo serve una levigatrice adatta.

I tipi di levigatrici in uso

I tipi di levigatrici maggiormente usate sono essenzialmente tre: le levigatrici a nastro, le levigatrici rotorbitali e orbitali e le levigatrici palmari, esistono poi le levigatrici da banco ma meriterebbero una trattazione a parte. Gli usi a cui sono destinate sono diversi come diversi sono i gradi di finitura che si ottengono, vediamole in dettaglio.

Levigatrici a nastro

Le levigatrici a nastro sono macchine con una azione aggressiva, l’abrasivo è un nastro continuo teso tra due rulli di cui uno, generalmente il posteriore, è motorizzato e azionato da una cinghia dentata. Le levigatrici a nastro sono destinate a lavori pesanti di sgrossatura e sverniciatura su grandi superfici, porte, scale, pavimenti, per questo hanno un lato che può lavorare a filo muro. La loro caratteristica più importante è, oltre alla potenza, la dimensione della superficie di levigatura, ovvero l’area di nastro che viene a contatto con il legno, una superficie di lavoro più grande coprirà un’area maggiore e consentirà di lavora più velocemente, inoltre le levigatrici di buona fattura hanno la centratura automatica del nastro, funzione che fa in modo che il nastro non si sposti e non tenda ad uscire durante la levigatura. Le levigatrici a nastro vanno utilizzate con attenzione perché a causa della loro elevata asportazione possono lasciare sul legno dei solchi molto evidenti e profondi, per questo motivo la levigatrice a nastro deve sempre essere tenuta in movimento e non si deve mai fermare, altrimenti scaverà inesorabilmente una fossa che sarà poi piuttosto difficile da pareggiare. Molte levigatrici a nastro sono dotate di un contenitore per l’estrazione della polvere e collegabili ad un aspiratore esterno.

Levigatrice a nastro Meister MBS600-1 600W

Levigatrici Rotorbitali e Orbitali

Fino ad alcuni anni fa le levigatrici maggiormente utilizzate per la rifinitura era del tipo orbitale, dotate di una piastra rettangolare su cui la carta abrasiva era fissata con dei blocchi a molla, erano azionate da un eccentrico che imprimeva una “orbita” dal raggio più o meno ampio che determinava il grado di finitura ottenibile, più stretta era l’orbita e migliore era la finitura mentre con orbite più larghe si poteva lavorare più velocemente su superfici più grandi. Oggi le levigatrici orbitali sono state quasi del tutto soppiantate dalle rotorbitali che al movimento orbitale aggiungono un movimento rotatorio che rende più efficace l’azione di levigatura e consente al tempo stesso un migliore utilizzo dell’abrasivo. Le levigatrici rotorbitali hanno un platorello rotondo di diametro di 125 o 150mm, alcuni tipi possono montarli entrambi, i platorelli presentano in genere una serie di fori per l’aspirazione della polvere da far corrispondere con i fori sui dischi abrasivi, quasi tutte le levigatrici odierne hanno questa caratteristica. Le levigatrici a orbita ed in particolare le rotorbitali sono quelle che lasciano la finitura migliore, perfettamente liscia all’occhio e al tatto, sono quelle di uso più comune, i differenti modelli in commercio si distinguono per potenza e per diametro dell’orbita, in genere indicati nelle caratteristiche tecniche per poter scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. Hanno in genere la velocità regolabile elettricamente e possono essere utilizzate anche su plastica e metalli con funzioni di lucidatura montando gli appositi platorelli.

Levigatrice rotorbitale Metabo SXE 450 Turbotec 350W

Levigatrici palmari

Le levigatrici palmari si chiamano così perché stanno nel palmo, ovvero si utilizzano con una sola mano per fare rifiniture di precisione su piccole superfici e in punti difficilmente accessibili con altre levigatrici. Sono levigatrici orbitali con un platorello di forma triangolare detto platorello a “delta”, la sua punta può raggiungere gli angoli, insinuarsi nelle fessure per rifinire accuratamente anche le parti più nascoste di un oggetto. Alcune levigatrici palmari possono montare anche una piastra di forma allungata detta piastra “a dito” che è in grado di arrivare in punti impossibili come nelle feritoie delle stecche delle persiane. Sono attrezzi di dimensioni e peso contenuti e di potenza limitata, spesso utilizzate nel modellismo ed in tutte le applicazioni hobbistiche ma non disdegnate dai professionisti per le loro citate caratteristiche di versatilità rispetto alle altre levigatrici, molti artigiani le utilizzano nelle fasi finali della finitura per levigare gli ultimi dettagli.

Levigatrice Palmare Bosch PSM Primo

In sostanza le levigatrici si differenziano per la grandezza della superficie lavorabile e per il grado di finitura ottenibile. Se non avete necessità si sgrossare grandi superfici potete tranquillamente tralasciare la levigatrice a nastro ameno che vogliate lavorare assi di pallet nel qual caso torna utilissima. Il consiglio è quello di prendere una buona rotorbitale da integrare con una piccola palmare e tutte le più comuni esigenze di levigatura saranno coperte. Potete comunque trovare un vasto assortimento di levigatrici nella relativa categoria.

Alcuni suggerimenti

Levigatrice a nastro Bosch PBS 75 AE SET Compact Expert

Levigatrice a nastro Bosch PBS 75 AE SET Compact Expert

La levigatrice a nastro Bosch PBS 75 AE SET della serie Compact Expert è l'utensile ideale per eseguire lavori di levigatura grezza che richiedono un'elevata asportazione, anche su grandi superfici. La levigatrice a nastro Bosch PBS 75 AE SET è dotata del sistema Bosch Electronic – preselezione continua del numero di giri per un lavoro ottimale in base al tipo di materiale – controllo della velocità del nastro mediante interruttore con rotellina integrata, di sistema automatico di centraggio del nastro – tiene il nastro nella posizione di lavoro corretta durante la levigatura, di sistema di serraggio del nastro abrasivo – per una comoda e semplice sostituzione del nastro di levigatura.

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Price: Il prezzo originale era: € 189,99.Il prezzo attuale è: € 152,09.

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Levigatrice Rotorbitale Bosch Professional GEX 125 AC 340W

Levigatrice Rotorbitale Bosch Professional GEX 125 AC  340W

La levigatrice Rotorbitale Bosch Professional GEX 125 AC  340W è una levigatrice professionale potente e robusta, pensata per i lavori di sgrossatura pesante e sverniciatura di grandi superfici. Il movimento eccentrico combinato alla rotazione permette la realizzazione di superfici finissime con elevata potenza di levigatura.

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Il seghetto alternativo come sceglierlo e come usarlo

Seghetto alternativo Festool Trion PS 300 EB-Plus

Dopo il trapano/avvitatore, il seghetto alternativo è uno degli utensili elettrici più comuni nelle case di chi si diletta con il fai da te, è senza dubbio un attrezzo molto utile ma ha i suoi limiti anche se le situazioni in cui si usa sono moltissime, dal taglio di assi alla realizzazione di tagli curvi, cerchi, scassi per lavelli da cucina, ritaglio di figure e molto altro. La sua capacità di cominciare dei tagli dall’interno di un pezzo, eseguendo prima un foro in cui far passare la lama, lo rende insostituibile tutte le volte che si renda necessario un taglio di questo tipo che è assimilabile al traforo e che si può fare solo con il seghetto alternativo o con una sega a gattuccio che è un suo derivato.

Cosa può fare e cosa non può fare il seghetto alternativo

Il seghetto alternativo simula il movimento di una sega a mano, la sua lama taglia in un solo verso ovvero quando sale, in questa maniera il pezzo viene spinto contro la suola del seghetto ed efficacemente tagliato, per questo motivo la suola del seghetto deve sempre essere saldamente appoggiata al pezzo in lavorazione per evitare vibrazioni e pericolose oscillazioni ed evitare di scheggiare il legno. Il seghetto alternativo nasce per effettuare tagli curvi, seguire contorni e sagome: il seghetto alternativo non è adatto per i tagli rettilinei lunghi e con bordo ben squadrato a 90°, se avete intenzione di effettuare tagli di questo tipo è meglio che vi procuriate una sega circolare che è l’attrezzo più adatto a questo impiego. Con un buon seghetto alternativo, un guida solida e ben posizionata, una lama adatta ed una certa perizia da parte vostra potrete anche avventurarvi in tagli lunghi e dritti ma la spesa è sicuramente maggiore dell’impresa, il seghetto alternativo non è fatto per questo, la lama tende a flettersi e comincia ad andarsene per i fatti suoi invece di seguire la linea di taglio che avete tracciato, in questa maniera si rischia di rovinare il pezzo ed anche di mettervi di pessimo umore.

Quale seghetto alternativo scegliere?

Entrando in un Brico center troverete in esposizione seghetti a partire da 15 Euro, bene, quelli potete lasciarli dove sono perché sono poco più che giocattoli, meglio andare su marche conosciute e su modelli di fascia medio alta o i vostri tagli rischieranno di somigliare a scosse sismiche. Un buon seghetto alternativo costa dagli 80 ai 120 Euro escludendo i modelli professionali, ci sono alcune caratteristiche di cui tenere conto, andiamo a vedere quali:

Il piedino o suola in fusione e non in lamiera stampata

Per camminare bene ci vogliono scarpe solide e questo vale anche per un seghetto alternativo, sono da preferire quelli che hanno il piedino o suola o scarpa in lega pressofusa invece che in lamiera di acciaio stampata, sono più solidi, più precisi, non flettono e non temono gli urti accidentali, inoltre sono molto più adatti al fissaggio di eventuali accessori o a seguire una guida. Un piedino di questo tipo è come quello raffigurato in questa immagine.

Suola seghetto alternativo in lega pressofusa di alluminio o magnesio

Il movimento pendolare

I seghetti alternativi di fascia medio alta hanno la possibilità di far muovere la lama non solo in su e in giù ma anche di effettuare nello stesso tempo una oscillazione a pendolo in avanti e indietro. Questa azione pendolare facilita di molto l’avanzamento del taglio nel legno ed in particolare su spessori elevati, anche questo movimento simula una sega mano che spesso viene inclinata per fare meno sforzo di quando si utilizza perpendicolare al pezzo. In genere il movimento pendolare dei buoni seghetti alternativi dispone di tre posizioni selezionabili per un pendolarismo più o meno accentuato e di una posizione in cui viene escluso. E’ una caratteristica molto utile, quindi è bene che il seghetto alternativo che andate ad acquistare ne sia provvisto.

Il guidalama ed il sistema di cambio lama

Il componente che fa si che i tagli siano dritti e precisi è il guidalama, è importante che sia scorrevole e robusto, alcuni seghetti professionali lo hanno doppio o addirittura triplo ma per ottenere buoni risultati ci basta che ci sia e che sia ben fatto, molti seghetti alternativi economici ne sono privi mentre tutti quelli di fascia medio alta ne hanno uno di buona efficacia. Il sistema di cambio lama deve rendere possibile il montaggio e lo smontaggio della lama senza l’uso di attrezzi, semplicemente ruotando una levetta in corrispondenza dell’attacco della lama, questa deve fuoriuscire facilmente e deve potersi inserire con una semplice pressione fino al suo completo bloccaggio, anche questa è una caratteristica propria degli utensili di buona classe.

Quindi quale seghetto alternativo scegliere?

Le marche più blasonate sono Bosch, Black&Decker, Makita, DeWalt. Tutte queste case producono attrezzi di buon livello, curati ed efficaci, capaci di portare a termine facilmente tutti i lavori più comuni ed anche qualcosa in più per alcuni modelli. Tutti i modelli di fascia medio alta di queste case hanno le caratteristiche elencate e rientrano in una fascia di prezzo accessibile, se c’è un modello che ci sentiamo di consigliare è il Bosch PST 1000 PEL o se si vuole per lo stesso prezzo puntare su qualcosa di più professionale, il Bosch GST 90 E che ha il notevole vantaggio della impugnatura bassa per poter essere utilizzato con una o due mani.

Due parole sulle lame

Come in qualsiasi utensile da taglio è la lama a tagliare, quindi va scelta di buona qualità e adatta al tipo di taglio che vogliamo eseguire. Le lame larghe sono indicate per tagli dritti o con curve poco accentuate mentre quelle più sottili sono indispensabili per seguire curve strette. Le lame a dentatura grossolana tagliano molto più velocemente di quelle a dentatura fitta ma il taglio che ne risulta può essere meno pulito mentre quando si deve tagliare il metallo serve una lama specifica. Anche la rigidità della lama è importante, con lame rigide si ottengono facilmente tagli perpendicolari, come nel caso delle Festool S 75/4 FSG TRION Ultra rigide per tagli perfettamente perpendicolari.

Occhio sempre alla sicurezza!

Anche il seghetto alternativo è un utensile da utilizzare con le dovute cautele. Leggete sempre le avvertenze di sicurezza che accompagnano l’attrezzo, non tenete mai le dita nelle vicinanze della lama in fase di taglio, scollegate sempre il cavo elettrico quando sostituite la lama. Bloccate sempre saldamente i pezzi in lavorazione ed indossate sempre le protezioni individuali.

Vi auguriamo buon divertimento con il vostro nuovo seghetto alternativo..

Seghetto Alternativo Bosch PST 1000 PEL Compact Expert

Seghetto Alternativo Bosch Expert PST 1000 PEL

Seghetto alternativo Compact Expert da 650 Watt Profondità di taglio nel legno 100 mm, nell'acciaio 10 mm, nell'alluminio 20 mm SDS per cambio lama con una mano, oscillazione della lama in 4 posizioni, regolazione elettronica, 500-3100 corse/minuto, preselezione del numero di corse CutControl estraibile, Powerlight, predisposizione per l'utilizzo con aspiratore, piedino in alluminio inclinabile e arretrabile con sistema SDS Rivestimento in alluminio, sistema di contrappesi 'Low vibration' che riduce le vibrazioni, rivestimento Softgrip, dispositivo soffiatrucioli disinseribile In dotazione: protezione lama e paratrucioli, protezione antischeggia, 1 lama T144D (Speed for Wood), 1 set lame T234BCP, guida parallela, valigetta rigida

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Price: Il prezzo originale era: € 154,99.Il prezzo attuale è: € 145,11.

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Seghetto alternativo Bosch Professional GST 90 E

Seghetto alternativo Bosch Professional GST 90 E

Il seghetto alternativo Bosch Professional GST 90 E è il partner ideale ed affidabile per un uso professionale quotidiano. Il seghetto alternativo Bosch Professional GST 90 E presenta un profilo a baricentro basso che consente una maggiore precisione ed una migliore guidabilità sia con una che con due mani per un lavoro pulito e senza errori sia nei tagli dritti che sagomati, il seghetto alternativo Bosch Professional GST 90 E può eseguire tagli inclinati fino a 45° sia destra che a sinistra regolando l'inclinazione della base con la chiave esagonale in dotazione.

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Price: Il prezzo originale era: € 181,50.Il prezzo attuale è: € 164,99.

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Scegliere una troncatrice per legno

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La troncatrice per legno: a cosa serve e come sceglierla

La troncatrice per legno, perché esistono anche quelle per ferro, è una macchina stazionaria o portatile per effettuare precisi tagli dritti o inclinati su pezzi di limitato e spessore e larghezza, gli utilizzatori più assidui sono i corniciai, i posatori di parquet e i carpentieri nei cantieri edili che non possono assolutamente farne a meno, ma la troncatrice per legno, specialmente una troncatrice radiale, è uno strumento utilissimo anche nel laboratorio di un hobbista avanzato. Dovete tagliare dei travetti tutti alla stessa misura oppure delle tavole o magari costruire la cuccia del cane o rivestire la taverna di perline? Se dovete fare queste cose vi serve assolutamente una troncatrice per legno, vediamo quali sono i tipi più comuni e gli usi per cui sono indicati.

Sicurezza e precauzioni

Attenzione! La troncatrice per legno è una macchina potenzialmente pericolosa il cui uso improprio e la mancata osservazione delle norme di sicurezza possono provocare ferite e mutilazioni anche molto gravi, è quindi buona norma accertarsi che il modello che si va ad acquistare sia dotato di tutte le protezioni previste dalla normativa CE e che il vostro ambiente di lavoro sia confortevole e privo di distrazioni (mogli, mariti, cani, bambini, etc.), leggete sempre il manuale d’uso che accompagna l’attrezzo, non effettuate mai operazioni di manutenzione o regolazione senza aver prima staccato la spina dalla presa elettrica e non avvicinate mai le mani alla lama, prestate estrema attenzione alla vostra posizione in caso di tagli angolati.

Tipi di troncatrice per legno

Esistono diversi tipi di troncatrice per legno che si differenziano per i movimenti che la testa può effettuare ovvero: unicamente dall’alto verso il basso per le troncatrici fisse, con rotazione fino ed oltre i 45° verso destra e verso sinistra per le troncatrici ad angolo regolabile, fino ed oltre i 45° sull’asse verticale per le troncatrici a testa inclinabile, avanti e indietro sull’asse orizzontale per le troncatrici radiali. I modelli più recenti dispongono di tutta la gamma dei movimenti ma va detto che più movimenti può effettuare una troncatrice e maggiore è il rischio di imprecisione nei tagli, pertanto è sempre opportuno scegliere una macchina di qualità quando si opta per una troncatrice a testa inclinabile o una troncatrice radiale e ancora di più quando si acquista una macchina che abbia tutte queste caratteristiche insieme. Esistono anche le troncatrici con pianetto superiore utilizzabili come piccolo banco sega prevalentemente nei cantieri edili per lavori che non richiedono troppa precisione di taglio.

Caratteristiche e prestazioni della troncatrice per legno

La caratteristica principale di una troncatrice per legno è la sua capacità di taglio, ovvero quanto spessore e quanta larghezza riesce a tagliare alle varie inclinazioni, questa misura dipende essenzialmente dal diametro della lama che può variare dai 200 ai 350mm per i modelli più grandi, quindi se pensate di realizzare solo cornici vi basterà una piccola troncatrice con lama da 200mm mentre se state pensando che la prossima estate vi piacerebbe avere una bella veranda o un gazebo in giardino dovrete orientavi su una troncatrice con lama da 300 o 350mm, se poi volete cimentarvi nella costruzione di una casetta, quello che vi serve è una troncatrice radiale. Una troncatrice dovrebbe permettervi di tagliare almeno un moraletto 10 x 10cm a 90° o ancora meglio anche a 45° mentre una troncatrice radiale dovrebbe poter una tavola larga almeno 30cm.

Un’ottima sintesi potrebbe essere una troncatrice per legno come la Metabo KGS 216 Plus che possiede tutte queste caratteristiche unitamente ad un costo contenuto

Troncatrice Radiale Metabo KGS 216 Plus

mentre se avete esigenze più limitate potete prendere in considerazione una Einhell TH-SM 2534 DUAL, una radiale economica di ottima fattura e di grande potenza caratterizzata dalla facilità di regolazione e dall’ottimo livello di precisione.

Einhell Troncatrice per Legno radiale TH-SM 2534 DUAL

Qualsiasi tipo di lavorazione vogliate effettuare è importante utilizzare una lama appropriata, di ottima qualità e con un numero di denti adeguato, se tagliate legname grezzo è da preferire una lama con pochi denti mentre per il taglio di pannelli e laminati i risultati migliori si ottengono con lame dotate di molti denti. E’ importante una messa a punto ed una manutenzione accurata della macchina, la sua pulizia ed un solido fissaggio al banco di lavoro, come l’utilizzo di supporti laterali se si lavorano pezzi molto lunghi, a tutto vantaggio della precisione e della sicurezza.

Quindi prima di acquistare una troncatrice per legno confrontate queste caratteristiche:

  • Potenza del motore – che sia almeno pari o superiore ai 1500W
  • Diametro della lama – minimo consigliato 205mm
  • Spessore massimo di taglio – minimo 100mm a 90° e 85mm a 45°
  • Larghezza massima di taglio per una troncatrice radiale di almeno 250mm
  • Possibilità di eseguire tagli angolati con almeno il blocco nelle posizioni 22.5° e 45°
  • Generose dimensioni della base di appoggio
  • Foro interno della lama della dimensione standard di 30mm

In questo sito viene proposta una selezione delle migliori troncatrici disponibili sul mercato, sta a voi fare la scelta che ritenete più consona all’uso che intendete fare di una troncatrice per legno sempre tenendo presente la qualità e la sicurezza. Non è consigliato acquistare una troncatrice per legno usata a meno che non possiate esaminarla attentamente e provarla sul posto per verificare l’assenza di vizi palesi o occulti e ancor di più sono da evitare le macchine provenienti da attività professionali in cui siano state sfruttate a fondo, spesso le riparazioni non sono possibili o sono complesse e costose, oggi esistono ottime troncatrici per legno alla portata di tutte le tasche.

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Come scegliere una sega circolare

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Come scegliere una sega circolare

Per prima cosa dovete chiedevi: “ma cosa ci devo fare io con una sega circolare..?” una volta che vi siete posti la domanda potete anche pensare alle risposte. La sega circolare è un attrezzo che esegue esclusivamente tagli dritti, sia a mano libera che con l’ausilio di guide disponibili nei cataloghi dei produttori o autocostruite. I tagli che andrete ad eseguire con la sega circolare potranno essere perpendicolari al pezzo da tagliare o con una inclinazione fino a 45° ma sempre rettilinei, quindi se volete eseguire dei tagli curvi la sega circolare non fa per voi ma dovrete procurarvi un seghetto alternativo. Compreso questo aspetto vediamo quali sono le caratteristiche di base di una buona sega circolare.

ATTENZIONE..!! La sega circolare è un utensile pericoloso che va sempre utilizzato osservando scrupolosamente le precauzioni di sicurezza. Un suo uso improprio o sconsiderato può essere causa di ferite e mutilazioni anche molto gravi. Leggere sempre le norme di sicurezza che accompagnano l’attrezzo, indossare sempre le protezioni individuali e rendere sicuro e privo di distrazioni (mogli, mariti, cani, bambini) il proprio ambiente di lavoro. Continua a leggere Come scegliere una sega circolare

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La fresatrice un utensile tuttofare

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La fresatrice verticale, un utensile tuttofare per il legno

Le fresatrici avete viste esposte nei bricocenter e vi siete chiesti a cosa servono queste macchine dal corpo cilindrico con due impugnature ai lati ed un qualcosa che sembra un mandrino, ebbene, la fresatrice verticale è l’utensile più versatile per la lavorazione del legno. Che cosa fa? Tutto a parte il caffè, anche se ci si potrebbe montare la schiuma del cappuccino. Scherzi a parte, una fresatrice può creare scanalature di diverso profilo, rifinire bordi, creare incastri, forare con precisione, effettuare tagli dritti o sagomati, creare modanature e tanti altri impieghi in ragione delle tante frese che può montare e della possibilità di impiegarla a mano libera, con delle guide (o jig come dicono gli anglosassoni..) o montata sotto un apposito banco fresa. Continua a leggere La fresatrice un utensile tuttofare